Chi sono

 
    MI PRESENTO
cari lettori e lettrici,
Sono Xheka (Giona) Haxhiraj, studentessa al Terzo anno del corso di Laurea in Servizio Sociale presso l'Università degli Studi di Trento. 
Ho 25 anni e sono originaria dell'Albania, anche se vivo in Trentino da una vita. Sono una ragazza dalle infinite risorse. In un certo senso, sono una persona appassionata della vita, dalla quale trarre un'infinità di forza e energia. 
Sono non vedente da quando avevo 5 anni e qualche anno dopo, ho perso anche l'udito. Quest'ultimo per anni l'ho compensato attraverso degli apparecchi acustici. Successivamente, a causa di un ulteriore peggioramento delle mie capacità uditive, sono stata candidata per l'applicazione dell'impianto cocleare: uno strumento che tutt'ora mi supporta nella comunicazione e di conseguenza nello svolgimento delle attività quotidiane. 
Tornando però alle mie passioni, possiamo dire che tra le attività che svolgo vi è in primo luogo la scrittura, con la quale, spesso mi faccio compagnia. Scrivere mi ha anche salvata da momenti molto difficili, che racconterò all'interno di questo Blog. Sì, la scrittura mi permette di mettere nero su bianco tutte le emozioni che vivo nel quotidiano, facendo emergere ombre e luci del mio carattere. In un certo senso, aver esternato ciò che sento mi ha permesso di rimanere a galla anche quando tutto sembrava estremamente difficile. Fra le altre attività, al secondo posto vi è lo sport! Ho frequentato di tutto nella mia vita: dal Judo, al nuoto, dal nuoto all'arrampicata, dall'arrampicata alla danza classica. Penso di aver sperimentato molto prima di trovare la mia dimensione, lo spazio in cui sentirmi me stessa: l'arrampicata sportiva. lo sport mi ha sempre aiutata a interagire col mondo, ma sopratutto a conoscere me stessa: superando , a poco a poco, quei limiti che per anni mi sono sembrati insuperabili. Infine, ma non meno importante delle altre, vi è la musica: per anni ho suonato il pianoforte che, negli ultimi anni ho abbandonato, passando così al mondo delle percussioni. Grazie alla musica ho potuto forgiare il mio carattere: da chiusa e timida che ero un tempo, sono diventata una ragazza più aperta, meno spaventata dall'idea di poter comunicare col mondo circostante. In un certo senso, la musica mi ha permesso di trovare una dimensione tutta mia: graie a questa riuscivo a esternare ciò che le parole, mi permettevano di fare. In definitiva, suonare è diventato per me un altro modo di esprimermi, di costruire un dialogo profondo con l'interlocutore. 
In quanto persona Sordocieca, dal lontano 2008 faccio parte, come utente e non solo, della Fondazione Lega del Filo d'Oro. Ente che mi segue e mi ha seguita, nella formazione  di un percorso di vita autonomo e indipendente. Loro sono stati capaci di guardarmi per quello che sono, riconoscendomi prima di tutto come persona. In questo modo, sono riusciti a far emergere risorse e potenzialità presenti sia in me che nella mia famiglia, perché loro sanno prendere in braccio tutti: dal genitore, al fratello, dal fratello alla persona con disabilità. In un certo senso, sano prendersi cura di ogni aspetto della vita, tenendo conto di tutti i membri del nucleo famigliare. Questa è una cosa molto bella, perché non fa sentire solo nessuno. E' proprio perché qualcuno ci ha creduto che dal gennaio del 2018 ho incominciato a colabborare per un magiore miglioramento dei servizi interni all'ente stesso. In definitiva, da quel momento, faccio parte del Comitato Nazionale delle Persone Sordocieche. Un organo importante per la Fondazione, perché grazie ai nostri suggerimenti e alle nostre proposte, la Lega può continuare a rispondere ai bisogni di tutte le persone sordoceche. Grazie a loro, oggi ho la possibilità di partecipare a campagne di sensibilizzazione sul mondo della sordocecità: questa è un'attività che mi rende orgogliosa, perchè mi permette di farmi conoscere da diverse testate giornalistiche di calibro nazionale e locale. fra queste si pussono nominare Vita, Trentotoday, , Freeda, e molte altre che ora non ricordo a memoria. A proposito di video e di documentari, nel 2013-14 ho partecipato, assieme a una mia amica, alle riprese di un docu-film intitolato "Il colore dell'Erba". Il film è Diretto e prodotto da Juliane Biasi Hendel, per la casa di produzione Indyca. A questo progetto collaborò anche Mirco Mencacci, un famoso Sound Designer anch'egli non vedente. Le musiche sono statecomposte da Niki la Rosa, un cantante italo-scozese che vive da molti anni in Toscana. Alla composizione della colonna sonora vi parteciparono anche altri musicisti che hanno segnato il mio cammino sia in ambito umano che musicale. Fra questi possiamo citare: Marco Bachi, il famoso Don Bachi della Bandabardò, Massimo Gemini, Roberto Luti e Piero Perelli, il btteristaa che mi ha fatto riscoprire il mio amore per le percussioni. "Il colore dell'Erba" fu finanziato dal Mibac e patrocinato non solo dall'Unione Italiana Cechi, ma anche dalla Film Comison di Torino e Trento. Il film è uscito su Rai3 nell'estate del 2015, per poi girare nei principali cinema del Nord Italia a partire dal gennaio 2016. Quello fu un progetto che mi coivolse moltissimo: sia in termini emotivi, che in termini idi energie fisiche. Andare nei cinema, parlare con le persone, rispondere alle loro domande, è stato infatti un'emozione indescrivibile. 
Come vedete le cose che faccio e che ho fatto sono davvero tante e di diverso genere, ma ciascuna di queste mi tiene viva e mi fa sentire forte, coraggiosa, ma soprattutto volenterosa di "andare oltre" le mie stesse difficoltà., oltre i miei stessi limiti. In definitiva, oltre la disabilità! Infondo, queste sono tutte passioni che mi rappresentano da sempre; ma ciò che mi rappresenta di più è condividere quello che vivo. Con-dividere significa infondo dividere con gli altri il proprio bagaglio di dolore e sofferenza. in un certo senso, condividere significa dividere con più persone il carico di esperienze che ci portiamo dentro. Credo dunque che condividere abbia un certo potere nelle vite di tutti noi: permette in un certo senso di acquisire la consapevolezza che il nostro bagaglio esperienziale possa produrre cambiamento nelle vite di chi ci sta accanto. Il potere della condivisione del nostro sapere esperienziale, è fondamentale per poter promuovere il Ben-essere in noi stessi e negli altri. Ed è proprio questo lo scopo di questa pagina: condividere ciò che ci si porta dentro, potendolo così  trasformare in parole. Quelle parole che a volte limitano, ma allo stesso tempo, incoraggiano a "cambiare" le nostre vite, o perchè no, le nostre prospettive. Quelle prospettive che si incontrano, o a volte si scontrano, solo condividendo il proprio carico esperienziale. Ed è con questo augurio e con questa consapevolezza ache vi auguro buona condivisione di idee, pensieri, ma soprattutto di vita, di emozioni, perché in momenti come questi à  fondamentale poterle sentire, percepire e vivere fino in fondo. 
Ringraziando tutti voi per leggermi, ascoltarmi e supportarmi, vi ringrazio dal profondo del cuore.
Xheka (Giona) Haxhiraj 
     

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