mercoledì 13 gennaio 2021

Ricordati chi sei stato, chi sarai, e chi vuoi essere. Per rendere migliore la tua vita.

ebbene sì, siamo arrivati all'inizio di questo nuovo anno. Un inizio strano, talmente strano, da non riuscire nemmeno a scrivere. Era giorni che volevo scrivere qualcosa, mettere nero su bianco quello che sentivo e sento, ma non ci riuscivo. Infondo come tutte le cose, anche il cuore ha bisogno dei suoi tempi. Tempi diversi, tempi che non possiamo giudicare. Sì, sono qui, sono qui che provo a tirare fuori ciò che vivo. Ma quante cose sono successe nei primi 10 giorni di questi inizio anno. Quante emozioni vissute, quanti momenti di discussione, quanta sofferenza. Sì chili e chili di sofferenza, una sofferenza sedile, che quasi sembrava impercettibile, ma la sentivi nelle ossa, la sentivi nel respiro, la sentivi nella quotidianità. Sì, in questi ultimi tempi ho fatto molto fatica a scrivere, perché tanta, troppa era la sofferenza che mi portavo dentro. A ciò che era peggio, era il fatto che nemmeno io riuscivo a capire, ciò che vivevo, ciò che sentivo. Mi sembrava di essere in un limbo, un limbo in cui tutto era oppresso. Oppresso dai giorni che passavano, giorni in cui il sonno prendeva spazio nelle mie giornate. Sì, mi volavano come il vento quelle giornate, mi scorrevano via senza che io nemmeno le vedessi. E quanto a fatica accettare che le cose andassero in questo modo quanta fatica ad accettare che avessi bisogno di spazio di tempo… Insomma quanta fatica ad accettare che le cose andassero in quel modo, che le giornate non avessero più senso finto quanta sofferenza sentirsi sul letto e combattere quotidianamente con la propria malattia, rendersi conto che in fondo puoi farci poco ma comunque niente. sì, quella è stata la sofferenza più grande. Arrivare a combattere fra la vita e la morte, e non sapere cosa poter fare. Arrivare a sentirlo di non potercela fare, ma cercare il coraggio per andare oltre, per andare avanti nonostante tutto… Si sono stati giorni molto difficili, giorni complicati, in cui la solitudine, la stanchezza, la paura hanno preso il sopravvento. In un certo senso era come se il passato tornasse a fare capolino, a farsi sentire in un certo senso. Era come se con le paure, quelle che per anni ho avuto, quello di non farcela, di non essere in grado di andare oltre la sofferenza stessa, mi avessero schiacciato, divorato, inghiottito in un certo senso. Ed è proprio lì, proprio in quei momenti, che devi farti forza, tirare fuori gli artigli, il coraggio, per trasformare quel dolore. Per fare in modo cioè quelle emozioni, i vissuti, non ti ricordino del tutto. Perché basta poco, basta veramente poco per soccombere.sì, c'è voluta la forza del mio ragazzo, dei miei genitori, ma soprattutto di me stessa per ricominciare ancora una volta, e ricominciare a credere che ce la potevo fare. Sì, quello che ho capito in questo tempo, E che certi demoni del passato, certe sofferenze, per quanto le possiamo trasformare, cambiare, render le nostre, tornano a farci tanto male. Per questa ragione, non dobbiamo mai permettere a loro di farci credere che tutto è perduto. Perché questo ci soffocherà, non ci aiuterà in un primo momento a tirare fuori tutta la forza che ci serve per cambiare le cose… in ultima analisi, quello che voglio lasciarvi, cari lettori, perché in fondo in un percorso di cambiamento, di crescita, le ricadute ci sono. Ci saranno continuamente con le ricadute. Infondo fanno parte del nostro percorso, ma non dobbiamo mai spaventarci. Dobbiamo ricordarci da dove siamo partiti e guardare la strada su cui intendiamo arrivare, ricordiamoci sempre quello che siamo stati, quello che siamo e quello che vorremmo essere. Ricordiamoci di tutto il dolore, la sofferenza, ma anche la gioia che quella storia, quel percorso ci ha donato. Un gentile, caloroso, fortissimo abbraccio a tutti voi che mi state accanto, che mi sostenete, che fatto in modo che questo percorso, che questa strada, sia condivisa. Sia in un certo senso portata avanti insieme. Uno dei principi a cui credo è proprio quello della condivisione, nella condivisione delle proprie storie, dei propri vissuti, delle proprie esperienze. A volte rendersi conto che la propria vicenda personale, sia importante, sia fondamentale, per gli altri, è un punto di partenza infinitamente potente. Un punto di partenza che a volte cambia radicalmente la vita delle persone. Almeno così è stato per me. Per questa ragione, mi auguro, vi auguro, buona condivisione, buon coraggio, buona forza di prendere in mano i propri demoni, le proprie paure, le proprie sofferenze. Perché ciò che ho capito con la conclusione dello scorso anno, è stato proprio questo. È stato il fatto che affrontando le proprie paure, e non certo senso è come dare la possibilità a noi stessi e superarle. Di non fare in modo che queste ci soccombono. Avanti tutta, senza mai tirarsi indietro.

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