Guardalo quel sorriso, perchè saprai che dietro a quest'ultimo si cielano mille lacrime di dolore.
Lacrime che rendono comunque "bella", la persona che sono, perchè nonostante la fatica, fanno vedere quella parte più intima del mio essere. Sono belle quelle lacrime, perchè mi permettono di parlare. Parlare in modi diversi, ma comunque parlare. Eh, proprio mentre verso quelle lacrime che mi rendo conto di quanto la mia vita sia un insieme di oscurità e illuminazione, cosi forte che non si ci può immaginari. Un dualismo alquanto perfetto nella sua imperfezione.
Guardalo quel dolore, perchè se saprai conviverci
quotidianamente, non solo ti insegnerà un casino di cose, ma
ti permetterà di essere una persona migliore. Un po' diversa
forse. >talmente diversa da rendertene conto solo nel momento
in cui mi avvrai perso veramente.
Guardagli quegli occhi, che non aspettano altro di essere ammirati, perchè sanno quanto poterli guardare possano regalare una miriade di emozioni. Emozioni che, appunto, con le sole parole non si possono esprimere. Perciò è fondamentale "ascoltarmi" con tutti i sensi: con le orecchie, con le mani regalandomi abbracci intrisi di un'infinità di significati, ma sopratutto dagli occhi, con i quali se lo si vuole si può scrutare anche il mio cuore.
Eh, guarda quel cuore. Guarda quanto è forte e fragile allo stesso tempo. Guarda quanto pesa: l'insieme delle sofferenze passate, l'insieme delle miriadi di cose non dette, tutti i silenzi intrisi di pesanti parole. Insomma, tutto ciò che mi caratterizza in quanto persona si pesante, pallosa, ma anche ricca di un'infinità di parole non dette, silenzi sospesi e un'infinità d'amore. Quell'amore che cerco dagli mondo che mi circonda, senza rendermi conto che l'unica che se lo può dare veramente sono io stessa. Però, fino a quando non avvrò imparato a volermi bene, riempendo quel vuoto d'amore, con il voler stare veramente bene non potrò sentirmi veramente in pace con me stessa.
Guardagli quegli occhi, che non aspettano altro di essere ammirati, perchè sanno quanto poterli guardare possano regalare una miriade di emozioni. Emozioni che, appunto, con le sole parole non si possono esprimere. Perciò è fondamentale "ascoltarmi" con tutti i sensi: con le orecchie, con le mani regalandomi abbracci intrisi di un'infinità di significati, ma sopratutto dagli occhi, con i quali se lo si vuole si può scrutare anche il mio cuore.
Eh, guarda quel cuore. Guarda quanto è forte e fragile allo stesso tempo. Guarda quanto pesa: l'insieme delle sofferenze passate, l'insieme delle miriadi di cose non dette, tutti i silenzi intrisi di pesanti parole. Insomma, tutto ciò che mi caratterizza in quanto persona si pesante, pallosa, ma anche ricca di un'infinità di parole non dette, silenzi sospesi e un'infinità d'amore. Quell'amore che cerco dagli mondo che mi circonda, senza rendermi conto che l'unica che se lo può dare veramente sono io stessa. Però, fino a quando non avvrò imparato a volermi bene, riempendo quel vuoto d'amore, con il voler stare veramente bene non potrò sentirmi veramente in pace con me stessa.
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