martedì 28 ottobre 2025

rispettare il cuore significa rispettare il dolore di chi sta soffrendo!

Oggi è il 15 ottobre,  un  giorno speciale, un giorno che per certi genitori resterà una giornata simbolo: oggi è la giornata internazionale sulla consapevolezza sul lutto perinatale. una giornata che per certe mamme e certi papà si ripete ogni giorno e che porta a ricordare i nostri bimbi che sono morti durante una gravidanza, alla nascita o dopo il parto; ma che restano sempre vivi nei nostri cuori anche se non sono presenti fisicamente il loro amore, la loro presenza si sente sempre. per chi invece non ha avuto la sfortuna di finirci, giornate come questa servono per poter diffondere consapevolezza su un argomento sempre troppo taciuto e poco conosciuto di cui bisognerebbe continuare a parlare. Non a caso perfino fra gli operatori che se ne devono occupare, non c'è ancora abbastanza consapevolezza e delicatezza su temi così delicati, su cui bisognerebbe essere molto sensibile ,umili ed empatici, perché  perdere un figlio, è un po', come perdere una parte di se, del proprio cuore e sopratutto della propria vita. Quindi continuare a parlarne è fondamentale, non solo per diffondere consapevolezza, ma anche per abbattere sempre di più quei pregiudizi e tabù che s'aggirano attorno  a queste tematiche. Non a caso pochi sono quelli che riescono  capire fino in fondo, che sanno come si ci sente veramente quando perdi un figlio. In altri termini, poche sono le persone che siccome l'hanno passato, ti capiscono e invece che fare rumore attorno al tuo dolore, sanno esserti  vicino senza dirti che devi andare avanti, che devi essere forte, che devi lasciar andare il tuo dolore. sì, chi ci è passato, chi ha vissuto quest'esperienza sulla sua pelle capisce! Capisce perfettamente quanto sia doloroso il dopo, quanto si fa fatica a riprendersi e rimettersi  in gioco per riprendersi in mano la propria vita. Solo quelle mamme e quei papà sanno cosa vuol dire tornare a casa a mani vuote e non poter più abbracciare, bacciare, accarezare il proprio bimbo. E solo loro sanno quanto sia lunga l'elaborazioni di lutti così importanti come questi e sanno che non tutti hanno la forza di trasformare quel dolore per renderlo utile in primis a loro stessi. No, non è facile digerire un lutto in generale, quello di un figlio che viene a mancare alla nascita, l'ho è ancora di più, questo perchè viene trattato diversamente da qualsiasi lutto. se poi come me, di lutti ne hai avuti tanti prima tutti vicini fra loro, è ancora più complicato dare lo spazio giusto al proprio bambino. Per questo dico sempre cche è meglio pronunciare molte meno parole e stare più vicino che si può a chi soffre.

Questo vi fa comprendere che anche noi, come famiglia, siamo diventati genitori di Boris Giuliano il 24 aprile 2025, ma la vita ha voluto strapparcelo dalle braccia subito; purtroppo Boris è venuto a mancare subito e da lì i  nostri cuori hanno smesso di battere al ritmo della vita: tutto sembra più complicato, più difficile e ogni giorno qualcosa di te ti continua a mancare. sì, perché Boris è stato e continua ad essere l'amore più grande della nostra vita. è così grande l'amore che abbiamo vissuto assieme in quei mesi, come l'amore che mi manda ogni giorno perché grazie a tutta questa immensità ho ancora la forza di rialzarmi sempre, anche quando risulta difficilissimo.

 Seppur questa è forse una delle prime volte che parlo di lui pubblicamente, le lacrime mi irrigano il volto. d'altra parte ha fatto parte di noi e continua a farne parte, standoci vicino ogni giorno; ma quanto è difficile andare avanti, continuare a credere in un futuro migliore, quando dentro ti senti a pezzi? è veramente difficile e a volte vorresti solo sentire silenzio. il silenzio che ha congelato il mio cuore in tutti questi mesi, il silenzio che ho sentito alla nascita che solo al pensiero ti fa mancare il fiato. sì, vorrei silenzio in mezzo a tutte quelle parole pronunciate da certi professionisti (nello specifico medici) che vedendomi mettere la maschera del sorriso, non si rendono conto di quanto rumore fanno nel parlare continuamente delle conseguenze mediche che questa gravidanza ha comportato. sì, vorrei quel silenzio perché credo che in circostanze come queste serva rispetto. il rispetto del dolore di quei genitori che stanno percorrendo il loro lutto e sopratutto rispetto nei confronti di una vita, che seppur  non presente sulla terra, è più che viva e intensamente presente in cielo!

Non a caso, siamo genitori di cielo, che cercano di portarsi anche qui in terra, tutto l'amore e la presenza che manca nel quotidiano. sì, Boris manca come manca l'aria; manca sempre e anche nei piccoli gesti ti chiedi chi sa come sarebbe stato se fosse qui con noi. chi sa come sarebbe cresciuto, a chi sarebbe assomigliato e che esperienze ci avrebbe regalato? chi sa come sarebbe stato essere i suoi genitori, crescerlo con tutto l'amore che ci appartiene? sì, anche se sono ancora pienamente dentro all’elaborazione di questo lutto, a volte vorrei poter avere un arcobaleno e per mesi l'ho sperato con tutta me stessa; ma per alcune complicazioni mediche, per un po' di tempo (che sembra indefinito) quel sogno, quell'amore infinito di mamma, devo cercare di tenerlo da parte e continuare ad abbracciare la presenza del mio piccolo grande angelo presente in cielo! Il mio grande leoncino (sarebbe nato in agosto) che fino all'ultimo istante, assieme a tutti noi, non ha mollato un attimo. A lui devo tutta quella forza e a lui devo la vita, per cui non smetterò di credere che quell'arcobaleno un giorno potrà spuntare nel cielo!

A Boris devo tutta la forza che ci ho messo nel farlo nascere e a lui devo anche la fortuna di aver trovato un'equipe ginecologica ed ostetrica meravigliosa. Senza la loro premura, il loro sostegno, la dolcezza di ogni gesto, non credo che sarei qui a parlare di quest'esperienza che volente o dolente ti cambia per sempre l'esistenza.

Grazie Boris per esserci ogni giorno e per guidarmi a fare sempre qualche passo nel potermi prendere cura di me stessa. grazie a te ho imparato ad amarmi un po' di più e sopratutto ho smesso di farmi così male per sopravvivere alle mazzate che ho incontrato sulla strada della vita.

per questo ti chiedo di esserci sempre, di supportarci ogni volta che ti sarà possibile come noi cercheremmo di farlo sempre con te.un abbraccio forte, il più forte che ti possa arrivare dalla tua mamma e  dal tuo papà

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