Se non un pizzico di infinita serenità,
che, restare, mai potrà.
Cos’è la felicità,
se non un po’ di ingenua umanità,
se non un po’ di vivace umiltà.
Cos’è la felicità,
se non guardare l’orizzonte marino
colorato dai mille colori, di pura vivacità
anche quando, negli animi nostri,
appare sempre più limpida la più profonda oscurità,
capace di farci apparire come mostri
capaci di catturare, splendidamente, i cuori vostri.
Che cos’è la felicità,
se non guardare oltre l’apparente verità,
oscurata dall’infinita volgarità
presente nell’umana gente,
incapace di intravvedere,
oltre la paura che bloccare ci fa.
Che cos’è la felicità,
se non la dimostrazione di bontà,
fra la gente, che usarla non sa.
Che cos’è la felicità,
se non qual’cosa che conoscer non si sa.
Cos’è la felicità,
se non abbracciare dolcemente,
colui che felice ti star fa,
anche quando feroce, l’animo tuo si fa.
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