FORZA ARRAMPICATORIA
Ho trovato la forza,
non in una rosa,
nemmeno, in una
poesia, straziante e dolorosa.
Ho trovato la forza,
appesa a una sottile
corda:
la corda del
coraggio,
capaci, di farci
incominciare, qualsiasi viaggio,
al fiorir, della
rosa, in maggio,
permettendoci di
affrontare
questo mondo miserabilmente
spavaldo,
profondamente caldo,
della rabbia gentile
presente in ogni
animo sottile.
Ho trovato la forza,
in una fiebile corda,
capace di mostrarsi sorda,
ad ogni schiaffeggiante
parola
detta da qualsiasi anima,
allo scoccare, della
buon’ora
profonda e dolorosa,
rimasta ormai,
miseramente, sola.
Ho trovato la forza,
fra i forzati nodi,
profondamente
strazianti,
in una corda, prepotentemente
gelosa
del continuo lamentare
umano
apparentemente, sempre
più, afflitto e stanco
di veder, l’animo
nostro
scoppiare in un lungo
e doloroso, pianto.
Ho trovato il
coraggio,
non in un fiore di maggio,
ma in un passaggio
complicato,
superato, mentre ero
la su in alto appeso,
pur di alleggerirmi del
perfido peso
dei pensieri rumorosi,
dei pensieri
lamentosi,
dei pensieri gelosi,
incapaci di lasciarmi
andare,
oltre l’orrizonte,
oltre ogni possibile
monte.
Ho trovato l’energia,
in un fatal colpo di
magia,
fra una presa e l’altra,
mentre la mente mia,
volava alta
alla ricerca della felicità
perversa
che da troppo tempo,
s’era persa.
Ho trovato la gioia,
nel superare,
continuamente,
la dolorosa soglia,
capace di aumentare,
l’affamata voglia,
di raggiungere,
l’irragiungibile catena,
capace di fornirci di
energia piena.
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