DENUNCIA A UN MEDICO CHE HA CONDIZIONATO LA VITA DI UN SUO PAZIENTE

Se ti dicessi che ho smesso di fidarmi: di fidarmi della scienza, dei medici, della medicina e di tutto il resto. tu come la prenderesti. la rerità e che non lo so. forse se fossien medico ci resteresti male, forse  ti rergeneresti, o ferse mi daresti ragiene. non lo so, quel che se ö ch negli ultimi tempi ho smesso di fidarmi di molta gente, persino delle persone professionalmente più autorevoli, quelle che hanno studiato per anni malattie così uniche e rare. sì non mi FIDO PIÙ: non mi fido più di chi vorrebbe curarmi ma mi contattasolo quando ho l'appuntamento, non mi FIDO più, di chi fa finta di interessarsi, ma poifa solo il sâo lavoro. non mi fido più di chi ti dice che c'è solo in determinati orari e non in altri, che non ti da un contatto alternativo per starti ricino, che in definitira non è "a disposinione" per i miei problemi. perchè la verità e che non mi fido più delle liste d_attesa, che sempre di più si allongano. no: non posso più fidarmi, perchè io sono sempre messo all'angolo. all'angolo perchè il mio problema  nmn t gpareperchè, a dire loro, sono NORMO PESO. No, non accetto più di essere tattata  sulla base di cifre, numeri, valori e non per il dolore che mi porto dentro. No, questo non lo accetto. e quindi me ne vado, mi nascondo, mi rifogio nel mio dolore fin che posso resitere, ma poi arriva lora anche per me di dire BASTA. Basta aspettare, basta stare in silenzio, basta combattere contro il too stesso corpo. perchè anche per me il tempo non è infinito. per questo voi resposabili di qoesto scelerato dolore, ascoltatemi, e prendetemi in braccio, perchè io in braccionon riesco più a prendermi. Sono stufa di chi mi dice che devo fare qkesto o questaltro, ma poi non riesce a starmi accanto. sono stkâfa didoler soffrire, per un dolore che mi dilora dentro ogni giorno.  ascoltatelo quel quere h:zeh] ro[e[e, rereh] ha un modo di parole da dirri, prima che però sia troppo tardi, perchè potreste pentiri, di non arelo fatto.

Queste richesono un accusa molto forte verso un mondo di personale sanitario, che non è stato capace e non lo è ancora, di COGLIERE e ACCOGLIERE di chi soffre amali che definire atroci è limitato. mali come questi segnano dentro ogni giorno e lasciano cicatrici che rimarginare richiede un infinitq di tempo che nessuno intende immaginare. Inoltre con le rige scritte sopranzi, si indende ricordae che non si IGNORA, ib dolehe di chi si ha difrodje, iefajâtte da farte di chi dovrebbe aiâtarci

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